*Linux Guide

Un mese con Linux Mint 14 'Nadia' MATE

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Premessa

I miei lettori sanno da tempo che Linux Mint è una delle mie distro preferite e non potevo esimermi dallo scaricare e usare quest'ultima versione, uscita ufficialmente il 20 novembre del 2012.
Linux Mint è una distro importante, molto importante nel mondo Linux desktop e lo è da qualche anno. Il suo obiettivo è di rendere Linux un sistema operativo facile, usabile, "umano", logico, affidabile e utile. Fin dalle sue prime versioni c'è riuscito e lo dimostra la popolarità di cui gode; popolarità che è anche fonte di guadagno per i progettisti, a capo dei quali c'è tale Clement Lefebvre.
Ho deciso di usare 'Nadia' per un mese, tutti i giorni e per qualsiasi necessità, provenendo da un sistema ben diverso, almeno nelle sue fondamenta, Toorox di cui ho redatto un report a fine anno.
Non vi resta che leggere quanto risulta dalla mia esperienza.

Scheda tecnica

  • Nome: Linux Mint 'Nadia'
  • Versione: 14
  • Tipologia: live/installabile
  • Orientamento: Desktop
  • Architettura: x86-64
  • Derivazione: Ubuntu/Debian
  • Desktop environment: MATE
  • Kernel: Linux 3.5.0-17-generic
  • Requisiti minimi di sistema: un processore a 64-bit x86, 512 MB di RAM (meglio 1GB per un uso confortevole), 6.2 GB di spazio disco per la installazione, Scheda grafica che supporti una risoluzione di almeno 800×600 px, Lettore CD/DVD o porte USB
  • Ciclo di rilascio: Solitamente un mese dopo il rilascio dell'ultima versione di Ubuntu
  • Metodo di aggiornamento: Attraverso il Gestore degli aggiornamenti o attraverso Apt o Synaptic

Test

La mia esperienza è avvenuta totalmente dopo la installazione. In live non ho fatto nulla se non avviare l'installer. Il PC su cui ho installato 'Nadia' ha queste caratteristiche
Tutto l'hardware e le periferiche sono stati adeguatamente riconosciuti e configurati. Solo la maledetta stampante Lexmark s305 non funziona nemmeno con i driver installati, ma avviene con tutti i sistemi che ho provato, quindi direi che è la stampante che non va bene.
Il boot di sistema avviene in modo del tutto automatico in sessione Live, anche se sono disponibili alcune opzioni per chi ha hardware poco supportato o qualche altro problema. Per poter vedere queste opzioni, basta premere un tasto qualsiasi mentre viene visualizzata la schermata di avvio.

  • Riconoscimento e caricamento del kernel = OK
  • Efficacia dei tasti funzione = non valutata
  • Avvio del server X = OK
  • Risoluzione video = OK
  • Opzione lingua italiana = OK
  • Opzione tastiera italiana = OK
  • Automount dei dispositivi = OK

Opzioni e Tempi di caricamento

La schermata di avvio è grafica e durante il caricamento non si deve impostare alcunché. Ad un certo punto la schermata scompare per lasciarne una totalmente nera. dato che dura un pochino, si rimane un po' basiti, ma è tutto normale.
In sessione Live il caricamento dura circa 2 minuti - quelli canonici - mentre una volta installato, il sistema impiega circa 25-30 secondi per mostrare la sua pacifica scrivania.
In essa incontriamo la splash screen di benvenuto con diverse utilità per nuovi utenti e non solo. Utile e molto amichevole (e mi chiedo perchè non riescano a fare una cosa simile in Ubuntu, per esempio!)

Installazione

Installare Linux Mint è come installare Ubuntu, quindi un giochino da ragazzi...attenti e svegli! L'installer è grafico e a prova di babbeo. Io consiglio sempre di avere un disco già partizionato (almeno una partizione di 10-20 GB per il sistema ed una partizione per la swap da 1 GB. Sarebbe bene avere anche una partizione Dati per salvare le proprie cose e condividerle con altri sistemi presenti nel computer). Altresì consiglio di fare sempre il backup dei propri dati e del sistema eventualmente già presente nel computer.
Dalle immagini vedrete che l'installazione è veramente semplice.

  1. Benvenuto e scelta della lingua - Basta scorrere l'elenco fino alla lingua italiana e poi cliccare su "Continua".

    Ricordate che dopo il riavvio post-installazione, dovrete completare l'installazione dei pacchetti per la lingua italiana.

  2. Preparazione alla installazione - Ci sono fondamentalmente due parametri da rispettare. Il primo è che ci siano almeno 6.2 GB di spazio su disco e che il computer sia collegato a internet. Io quest'ultima richiesta non l'ho rispettata perché avevo bisogno di una installazione veloce. Per chi invece vuole procedere all'aggiornamento del sistema già in fase di installazione, è consigliato avere una connessione attiva.

  3. Scelta del tipo di installazione - se nel computer sono installati più sistemi operativi, l'installer chiede cosa si vuole fare. Ci sono fondamentalmente tre possibilità:
    • Installare Linux Mint accanto ad un sistema già esistente (come Windows®);
    • Cancellare tutto il disco e installare Linux Mint come unico sistema (scelta ideale per computer senza sistema operativo);
    • Altro, ovvero scegliere la partizione, cambiare la tabella delle partizioni, ecc. (scelta adeguata per chi sa quello che fa)
    Nel mio caso ho scelto la partizione /dev/sda7

  4. Scelta della partizione - Basta selezionare la partizione desiderata e cliccare su essa due volte

  5. Definizione dei parametri della partizione - In questa finestra ho impostato il tipo di file system, il punto di montaggio (/) e la volontà di formattare la partizione. Ho cliccato su OK per procedere alla modifica della tabella delle partizioni

  6. Controllo della tabella delle partizioni - Come potete vedere dall'immagine sottostante, i parametri sono cambiati. Ho premuto su "Installa" per procedere con l'installazione

  7. Scelta della località e del fuso orario - Mentre l'installazione avviene, si può procedere alla definizione della località e del fuso orario. Dal momento che si è scelta la lingua italiana, sarà selezionata Roma come città. Ho poi premuto su "Continua"

  8. Scelta del layout di tastiera - Anche in questo caso la tastiera italiana sarà già selezionata e basterà controllare e premere su "Continua"

  9. Definizione dell'utente e della password di root - In questa finestra sarà necessario indicare il nome di un utente, il nome del computer e la password di amministrazione (root). Questa andrà digitata due volte. È anche possibile stabilire se debba essere effettuato un login automatico o se sia necessario cifrare la directory /home

  10. Importare un account - Questa è una opzione interessante, in quanto consente all'utente di importare delle impostazioni provenienti da un sistema installato nel PC, in modo di non dover configurare tutto daccapo ed avere un ambiente ancor più familiare. Selezionate l'accont tra quelli elencati e premete su "Continua"

  11. Completamento della installazione - A questo punto l'installazione prosegue senza chiedere nulla all'utente. Basta attendere e leggere le varie diapositive che compaiono e che illustrano le caratteristiche del sistema.

  12. Tutto fatto! - Scegliete cosa avete intenzione di fare e cliccate il relativo pulsante. Linux Mint, nella sua bellezza e con le sue dotazioni, aspetta solo di essere avviato.

Il Bootloader GRUB 2 ha riconosciuto e configurato tutti gli altri 8 sistemi presenti nel mio hard disk. Al riavvio avevo un bell'elenco, senza immagine di sfondo, dei sistemi presenti.
L'installazione ha richiesto circa 15 minuti per completarsi e non ha fatto una grinza. Tutto liscio, senza tentennamenti. Magnifico!

Ambiente grafico ed Aspetto

Ho scelto la versione con MATE perchè credo che sia la versione che consuma meno risorse. Cinnamon è carino, ma mi sembra un tantino più complesso di MATE.
La distro si mostra con una interfaccia che tutto il mondo Linux conosce da tempo e forse è proprio questa coerenza che fa di Mint una distro tanto apprezzata; passano le versioni, cambiano le ere zodiacali, cambia Gnome (cambiamento veramente orrendo), cambiano i governi, ma Mint non cambia il suo modo di presentarsi agli utenti e questo è molto confortante. Il piacere della continuazione, della coerenza viene espressa con il pannello in basso (come quello di Windows®), con le due icone sulla scrivania, con il solito sfondo placido ed autoreferenziale. Insomma il suo aspetto è quello che vedete nella prima immagine in questo articolo. Ho tentato di ambientarmi con MATE in questa configurazione, ma dopo un paio di giorni ho cercato di produrre un aspetto più consono alle mie abitudini, il pannello in alto ed un dock in basso, come nei sistemi basati su Xfce. E' una configurazione per me ergonomica a cui sono fortemente abituato. È bastato spostare il pannello in alto:

e installare Cairo Dock:

Lo sfondo della scrivania non è di mio gradimento, anche se devo ammettere che identifica molto la distro, indicandone il nome e la versione, per cui ho preso uno sfondo dal web e l'ho piazzato al suo posto per ottenere quindi questa scrivania

Il Menu principale l'ho usato davvero poco, solo per avviare le applicazioni che non si trovano nel dock (Transmission, gFTP, xxxterm, principalmente). È il classico, eccezionale, inimitabile menù di Mint che, da solo, è un centro di controllo di grande potenza. Ho però notato che il primo lancio - in una sessione di lavoro - porta ad un singolare fenomeno. Compare una linea che tratta il perimetro del menù, senza che esso compaia al suo interno. Basta riaprire nuovamente il menù e tutto va a posto. Alle aperture successive, nella stessa sessione di lavoro, il fenomeno non si verifica più.
Le finestre delle applicazioni sono più che sobriamente decorate con il tema "Mint-X". È un tema molto discreto, poco evidente, che non distrae, che non ingombra, quasi a non voler disturbare l'utente. Lavorare con Mint è un esercizio di relax, l'occhio non viene colpito da cose in evidenza o da orpelli sostanzialmente inutili.

Al terzo giorno di lavoro avevo il MIO desktop con quello che che mi serviva e mi sono sentito proprio bene. Come sedersi in una bella biblioteca e immergersi in quello che ci rende migliori e ci interessa.

Dotazioni software

Mint 14 'Nadia' con MATE, ha una dotazione software di grande rilievo e utilità. Non manca nulla se non il software specifico utile al singolo utente, ma per un uso generale non manca davvero nulla.
Per l'Ufficio c'è la monumentale suite LibreOffice al completo.
Per le esigenze di Grafica c'è il famoso, preziosissimo GIMP in versione 2.8, c'è gThumb e Eye of MATE per la gestione/visualizzazione delle immagini, c'è Evince per i PDF e SimpleScan per il proprio scanner.
Le esigenze di navigazione e comunicazione (Internet) sono ampiamente soddisfatte con Firefox per la navigazione nei siti, Pidgin per i messaggi, XChat per le chiacchiere, Thunderbird per le mail e Transmission per la gestione dei torrent. Io ho immediatamente rimosso quello che non uso e sono rimasto solo con Firefox e Transmission, solo in seguito ho installato altro software.
Multimedia a ruota libera con la presenza dei codecs per i formati più comuni. Gli strumenti messi a disposizione sono di prima importanza come VLC per audio e video, Banshee per ascoltare musica, GnomePlayer quale player accessorio, Totem come player di Gnome e Brasero per masterizzare CD e DVD. Io ho poi ampliato la gamma degli strumenti.
Linux Mint dispone di molti altri strumenti e programmi utili per usare con piacere il sistema e voglio porre l'accento su:
  • Tomboy per applicare note e appunti

  • Pluma, quale editor semplice di testo, caratterizzato da grande leggerezza

  • GDebi per la installazione di singoli pacchetti .deb
  • APTonCD per fare un backup delle proprie applicazioni preferite

  • UFW per avviare un FireWall di protezione

  • MintUpdate per mantenere il sistema aggiornato attraverso una pratica e amichevole interfaccia grafica

  • MintInstall per installare nuovi programmi attraverso una pratica e intuitiva interfaccia grafica

  • Synpatic per la gestione dei pacchetti, la loro installazione, la rimozione, l'aggiornamento, la riparazione e il blocco di versione

  • MintBackup per effettuare un backup di sistema, anche incrementale. ottimo strumento per mettere in salvo il sistema

  • Network Manager per la gestione delle connessioni a reti e web

Gestire, installare, rimuovere, aggiornare, riparare i pacchetti e bloccarne le versioni sono funzioni che si possono completare in tre modi diversi. Con il Gestore delle Applicazioni si installa e si rimuove facilmente il software ed è uno strumento per i principianti.
Con il Gestore dei Pacchetti si procede a installare, rimuovere, aggiornare, riparare e bloccare i pacchetti con una interfaccia grafica ed è uno strumento per utenti di capacità medio-alte.
Con il Terminale e APT si può fare tutto sui pacchetti, anche azioni molto specifiche, ma gestibili da utenti esperti e con i nervi saldi.

Cosa ho rimosso e installato?
Per prima cosa mi sono disfatto di quello che non ho mai usato e che non mi serve: Thunderbird, Pidgin, XChat. Poi ho proceduto alla installazione di quello che mi serve e che mi piace:
  • Audacious quale player musicale leggero e per ascolti estemporanei di singoli brani scaricati dal web
  • Audacity per la modifica delle tracce audio e la produzione di playlist gapless
  • Rhythmbox che ho installato perchè Banshee non mi piace, poi ho dovuto ricredermi ed in tutto il mese ha funzionato solo Banshee e qualche volta Audacious. Banshee è un ottimo strumento.
  • Xfburn come strumento per la masterizzazione di CD e DVD. E' più efficace e leggero di Brasero e non tradisce mai
  • gFTP è il mio client FTP da sempre
  • Opera il mio browser preferito, anche se è effettivamente molto esoso
  • UGet quale download manager, che ho usato una volta sola in un caso particolare
  • xxxterm, un browser web veramente leggerissimo e rapido. Una rivelazione. Non lo conoscevo.
  • Bluefish, l'editor xhtml e CSS che uso per scrivere i miei articoli
  • Cairo Dock, un ottimo Dock dagli effetti interessanti

A parte la configurazione della connessione web, che ho completato rapidamente con l'ottimo Network Manager e il cambio di aspetto estetico, io non ho cambiato alcuna impostazione. Come me l'hanno regalato, così l'ho tenuto per tutto il tempo. Linux Mint si presta all'uso immediato ed è un sistema che favorisce l'utente in ogni modo.
Il Pannello di Controllo è una vera e propria centrale di controllo e consente di fare ogni cosa. Se penso al pannello di Ubuntu e a quello di Gnome 3, mi viene da piangere. Hanno perso di vista quello che si chiama "Controllo consapevole".

Usabilità

Non c'è tanto da dire in proposito. Linux Mint si usa subito, velocemente e per ogni cosa. Solo il menù principale da l'idea di quanto sia prioritario, per i progettisti, il comfort dell'utente. Non si riscontra in altri sistemi la propensione alla semplificazione ed alla facilitazione d'uso, come quella presente in Mint; forse MacOS X riesce ad essere altrettanto amichevole ed efficace.
Ritengo che Linux Mint sia attualmente il sistema Linux desktop più usabile e amichevole oggi disponibile.
È un onore ed un privilegio poter usare un sistema del genere e direi che è oggi il Gold Standard da raggiungere da parte di ogni altra distro disponibile nel mondo del Software Libero.

Consumi e Prestazioni

Mint 14 MATE è un sistema non adatto a computer con meno di 1 GB di RAM, anche se nell'annuncio di rilascio si indica come sufficiente la presenza di soli 512 MB. Con 1 GB si sta in panciolle con ogni applicazione e se il processore non è arcaico, il sistema risponde assai bene.
Con il file manager Caja, il browser xxxterm, il player musicale Banshee, Bluefish, il Monitor di sistema e Transmission in azione, il consumo di RAM si aggira sui 640 MB, con un impegno del processore al 13%. Un consumo adeguato, direi.

Pregi

  • Affidabilità e solidità
  • Usabilità e amichevolezza
  • Essenzialità, ma non banalità
  • Ubuntu alla base
  • Facilità dell'installazione e della gestione dei pacchetti

Difetti

  • Avvio forse un po' lento
  • Avanzamento di versione un po' complesso

Perché usare questa distro

  • Perchè è, per chi comincia in Linux, il meglio che si possa trovare
  • Perchè fa quello che gli si chiede e niente altro

Links utili

Conclusioni

Anche questa volta Mint mi ha convinto della sua bontà. Nella sua affidabilità, nelle sue dotazioni, nella semplicità d'impiego e nella sua usabilità, è perfino noioso. Ma per chi cerca un sistema operativo affidabile, con il quale portare avanti il proprio lavoro e le proprie cose importanti, quello che conta è accendere il computer, chiedere delle cose al sistema e ottenerle, senza dover far altro. Ebbene Linux Mint fa tutto ciò e lo fa bene, molto bene.
Linux Mint è consigliato a tutti, proprio a tutti e per tutto ciò che serve. Niente altro da aggiungere.
Grazie, sentitamente, al suo progettista ed a tutta la community che supporta un simile progetto.

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