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Live Voyager 11.10

Premessa

Tempo fa effettuai una piccola guida della distribuzione francese Voyager 10.04 e la realizzai a tributo di una distribuzione fatta bene, ricca, facile da usare, dal lungo supporto e che, dal giorno del suo rilascio, risiede ancora nel mio PC. Si trattava di una Ubuntu 10.04 potenziata, migliorata, perfetta per le mie esigenze.
Oggi sono nuovamente qui a recensire la nuova versione 11.10, una distro che, come vedrete, è assai diversa da quella di cui sopra, ma non meno ben fatta, adeguata ed efficace.
Devo dire che lo sviluppatore ha una ottima conoscenza dell'usabilità di un sistema operativo e sa ben immaginare ciò di cui un utente possa avere bisogno. Questo fa si che usare una distro prodotta da lui, sia una esperienza di grande rilevanza.
Seguitemi in questa recensione e scoprirete perché Voyager 11.10 meriti una occhiata ed una prova pratica.

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Scheda tecnica

  • Nome: Live Voyager
  • Versione: 11.10
  • Tipologia: live/installabile
  • Orientamento: Desktop
  • Architettura: i686 - x86-64
  • Derivazione: Xubuntu 11.10
  • Desktop environment: Xfce
  • Kernel: 3.0.0-12
  • Requisiti minimi di sistema: Live Voyager 11.10 (64 bits) con tutti gli effetti attivi ed i driver grafici liberi usa 380 MB di RAM e 300 al minimo senza effetti.
    Voyager 11.10 (32 bits) con tutti gli effetti attivi ed i driver grafici liberi 280 MB.
    3.8 GB di spazio disco sono necessari per l'installazione di Voyager.
    Sono supportate tutte le schede grafiche. Quindi a voi la scelta di provare, modificare o rimuovere gli elementi in funzione delle vostre dotazioni hardware. Al minimo, semplicemente con i due pannelli di XFCE, Voyager (32 bits) può restringere i consumi a soli 200 MB.
  • Ciclo di rilascio: Semestrale
  • Metodo di aggiornamento: Non rolling, avanzamento con strumento dedicato

Test

L'immagine ISO a 32-bit ha un ingombro di 977 MB e può essere scaricata con protocollo BitTorrent a questo indirizzo, mentre la versione a 64-bit da questo indirizzo.
Per verificare l'integrità dell'immagine ISO, ecco il responso corretto:
260aa7b75082a37ee8e5ad262be717a8 (64 bits)
64b38a653e85bf3a9c2b06ebc27d8d22 (32 bits)
Per calcolarlo con il computer e a riga di comando, impartite questo comando:

md5sum voyager-11.10-desktop-64.iso

Il test è stato eseguito dopo la installazione del sistema su un PC con queste caratteristiche. L'intero hardware è stato adeguatamente riconosciuto e configurato, insieme alle periferiche applicate al sistema.
All'avvio della sessione Live, non sono stati modificati i parametri di boot. Ho solo avviato il sistema.
  • Riconoscimento e caricamento del kernel = OK
  • Efficacia dei tasti funzione = OK
  • Avvio del server X = OK
  • Risoluzione video = 1024x768 che ho poi modificato facilmente per avere quella giusta (1280x1024)
  • Opzione lingua italiana = OK
  • Opzione tastiera italiana = OK
  • Automount dei dispositivi = OK

Opzioni e Tempi di caricamento

Le opzioni di avvio sono quelle tipiche di tutte le distribuzioni basate su Ubuntu per cui la prima opzione è quella di provare il sistema in sessione Live, mentre la seconda consente di installare direttamente il sistema operativo.
I Tasti Funzione funzionano bene e garantiscono l'impostazione di parametri particolari di avvio, compresa la scelta della lingua italiana.
La schermata di caricamento mostra l'icona di Xfce al centro con la tipica barra di caricamento di Ubuntu. Durante il processo, non sono richieste configurazioni di alcun genere.
L'avvio del server grafico e del desktop environment è un pochettino ansiogeno in quanto, ad un certo punto, lo schermo diventa nero per una manciata di secondi e sembra che il sistema vada in stallo. Poi tutto riprende e si giunge alla scrivania di Voyager nel giro di un paio di minuti.
Diciamo che la velocità di boot non è proprio entusiasmante, ma è regolare.

Installazione

Prima di installare Live Voyager 11.10, fate una prova in sessione Live per vedere se tutto l'hardware è adeguatamente funzionante. Ricordate che non c'è una musichina di ingresso come in Ubuntu, quindi non date per scontato che la scheda audio funzioni.
Fate sempre un Backup del vostro sistema PRIMA di installare Live Voyager 11.10. Uomini avvisati, sono mezzi salvati!

Live Voyager 11.10 è provvisto del tipico installer grafico di Xubuntu, quindi facile da capire ed usare, anche per la perfetta traduzione in italiano.
Le condizioni migliori per poter completare una installazione liscia e indolore sono:
  • Avere effettuato un backup completo del sistema presente sul computer e dei dati personali
  • Avere effettuato almeno due deframmentazioni del disco fisso (importantissimo per chi ancora usa Windows®)
  • Avere selezionato la lingua italiana in avvio durante la sessione Live.
  • Avere un disco già partizionato (Sarebbe importante dedicare una partizione separata per il sistema, una per la /home ed è necessaria una partizione di swap di non più di 1 GB)
  • Avere una connessione attiva
  • Tempo a disposizione, dato che l'aggiornamento del sistema e l'installazione di software di terze parti può richiedere diversi minuti
Live Voyager 11.10 può essere installato direttamente senza passare per il desktop, oppure è possibile accedere al desktop, valutare cosa offra e poi procedere alla installazione. Io ho scelto quest'ultima opzione perché dovevo scattare le foto che avrebbero dovuto corredare questa recensione.
Purtroppo l'impossibilità di aprire la chiavetta USB (anche da root), per lo stoccaggio delle foto delle fasi della installazione, mi impediscono di fornire le immagini di tutti i passaggi.
  1. Benvenuto - L'installer da il benvenuto e mostra la lingua italiana già selezionata (dato che l'avevo impostata al boot). Si clicca su "Avanti" per procedere con la ...
  2. Preparazione all'installazione - Qui occorre considerare i presupposti offerti dall'installer, ovvero:
    • Che ci siano almeno 4.4 GB liberi sul disco
    • Che il computer sia collegato alla rete elettrica (questo anche per gli utilizzatori di laptop, per i quali è possibile che l'autonomia della batteria non sia sufficiente per completare l'operazione)
    • Che ci sia una connessione attiva ad internet (per scaricare pacchetti e aggiornamenti)
    E' altresì offerta l'opportunità di scaricare e installare gli aggiornamenti di sistema e i programmi di terze parti (come i codecs multimediali). Si clicca su "Avanti" per accedere alla schermata in cui definire il...
  3. Tipo di installazione - Questa è la fase più delicata dell'installazione e occorre fare molta attenzione. Avendo le partizioni già configurate, è necessario scegliere la terza delle tre opzioni presenti:
    • Installa Ubuntu accanto
    • Cancella disco e installa Ubuntu
    • Altro
    In questo modo si accede alla schermata dove sono elencate le partizioni presenti sul disco.
  4. Scelta della partizione - Si deve individuare la partizione giusta e si clicca su di essa due volte per accedere alla finestra delle impostazioni. Qui si deve:
    • Definire il tipo di file system alla voce "Usare come". Sono disponibili molte opzioni. Io ho scelto "ext4"
    • Selezionare l'opzione di "Formattare la partizione"
    • Definire il "Punto di mount" come root (/)
    • Cliccare su OK
    Fatto ciò si ritorna alla schermata che elenca le partizioni e si potrà constatare come la medesima sia destinata alla formattazione con il tipo di file system prescelto e che il punto di mount è quello di root (/). Cliccando su "Installa" si passa alla installazione vera e propria. Vi accorgerete che mentre il programma copia i file sul disco, è possibile stabilire il...
  5. Fuso orario - Dove è già selezionato quello con l'ora di Roma. Cliccando ancora su "Avanti" si imposta il...
  6. Layout di tastiera - Dove è già impostato quello per la tastiera italiana. Cliccando ancora su "Avanti" si accede alla schermata di definizione di...
  7. Utente e password - Si deve digitare il nome dell'utente, controllare come viene identificato il computer (per reti di computer), digitare il nome utente, digitare la sua password per i privilegi di amministrazione. E' anche possibile stabilire se effettuare il login automatico o meno e se cifrare la cartella personale (home). Da notare che se la password è troppo fragile, viene segnalato con caratteri rossi.
  8. Cliccando su "Avanti" si continua con la installazione. Questa prosegue con la copiatura dei file finché essa non viene completata
  9. Scaricamento degli aggiornamenti e installazione di programmi - Quando la copiatura dei file è completata, l'installer procede a scaricare i programmi e gli aggiornamenti e qui il programma richiede del tempo, anche in base alla velocità di connessione.
  10. Completamento installazione - Quando anche questa fase viene completata, compare una finestrella che chiede se si voglia continuare con il sistema Live o se si voglia riavviare per accedere al sistema installato.

Il Bootloader viene predefinitamente installato nel MBR e procede al riconoscimento dei sistemi operativi installati (Windows® compreso).
Se la connessione al web è abbastanza rapida, l'installazione si restringe a circa 35-40 minuti ottenendo un sistema installato aggiornato e ricco del software, ma se si ha necessità di sveltire la procedura, non si effettua il collegamento e la installazione dura meno di 15 minuti.
Senza timori di smentite, si può dire che installare Live Voyager 11.10 sia una delle cose più semplici da fare anche per un utente totalmente sprovveduto.

Ambiente grafico ed Aspetto

Live Voyager è un progetto dall'aspetto molto curato e dalle soluzioni moderne e amichevoli. Il curatore della distro, forse Rodofr (il nick name comparso sul forum di Ubuntu Italia) ha scelto delle configurazioni molto interessanti.
Come potete vedere dall'immagine sottostante, l'ambiente è quello di Xfce, ma con l'aggiunta di Avant Window Navigator (AWN) come dock e Conky come monitor di sistema sempre in azione. Sono due scelte che mi sono molto piaciute. AWN è il mio dock preferito ed è personalizzato in modo assai interessante. Le icone delle applicazioni di base (Firefox, Terminale, Thunar, Leafpad) sono testuali; una opzione che non avevo mai preso in considerazione. Infatti creare una icona del genere, oltre che facile, è rapido ed io ho fatto quelle di Clementine, VLC e Bluefish, che potete vedere nella immagine qui sotto.

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Il pannello superiore è quello tipico di Xfce e non spendo altre parole in merito. Una nota particolare e molto strana, è la scelta dell'orologio analogico (che in figura non si vede). E' una scelta non proprio felice, dato che si capisce a malapena che è un orologio, meno che mai si riesce a capire che ore sono!
La scrivania non ha icone ed è ordinata, con uno sfondo grigio.... "topo"! Al centro proprio l'immagine del topolino, mascotte a vita di Xfce.

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1. Menù principale 2. Barra delle applicazioni 3. Conky 4. Area di notifica 5. Pager 6. AWN 7. Mostra scrivania 8. File Browser 9. Cestino

Il Menu principale è quello tipico di Xfce ed è molto ben organizzato, semplice, utile, con i vari testi alternativi che illustrano le finalità delle singole applicazioni elencate. Può essere evocato anche con il click destro su un area vuota della scrivania.
La scelta di usare un tema che richiami Ambiance di Ubuntu è, a mio modo di vedere, una scelta fantastica. L'utente ha l'impressione di usare Ubuntu, ma con più leggerezza. Per chi ha in odio Unity, potrebbe essere un buon modo per ovviare ai propri problemi.
Le finestre delle applicazioni sono ben decorate quindi, con i pulsanti di gestione alla sinistra.
Gli effetti 3D sono disponibili di default e AWN richiede appunto che siano disponibili i drivers per schede grafiche con accelerazione. Quelli forniti dal sistema sono quelli open (Nuveau) e funzionano comunque bene. Le finestre sono elegantemente ombreggiate e per chi volesse installare Compiz (aggravando la richiesta di RAM, per sciocchezze di cui non si sente il bisogno), è solo questione di usare l'Ubuntu Software Center e procedere.
Live Voyager 11.10 è una distro elegante, leggera, riccamente dotata di sfondi di ogni genere per una scrivania moderna e bella, adatta a principianti e ad esperti, che coniuga una ottima reattività ad una bellezza sofisticata.

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Dotazioni software

Il punto forte di Live Voyager è la dotazione software, non solo rappresentata dalle applicazioni dai nomi importanti, ma per le soluzioni che lo sviluppatore ha voluto introdurre in questa gemma del mondo Linux. Non sarò io ad elencare quello che può vantare questa distro, ma la traduzione di ciò che è elencato nel post del Blog di questa ottima distribuzione.
Buona lettura!

Voyager 11.10, ispirato da Xubuntu 11.10, con il suo desktop XFCE, è un motivo per una riflessione. L'ambiente Unity proprio di Ubuntu, non fa più al caso di Voyager, dato che esso appare ideale per touchscreen, anche dopo alcuni miglioramenti per il desktop. Per cui si è affacciata l'idea di ricostruire Voyager sulla base di Xubuntu/Xfce.

Xubuntu e XFCE 4.8 - con una anteprima della 4.10 - sono impressionanti per le loro possibilità di configurazione, la loro rapidità e la loro leggerezza, per non parlare del rispetto della "dimensione umana" tipica di gnome 2. Con una configurazione adattata a Voyager, estremamente spinta, pura e configurabile. Inoltre in Live Voyager si trova comunque il sistema Ubuntu minimale, le PPA, gli ultimi aggiornamenti di Ubuntu 11.10, in grado di installarsi su qualsiasi computer, anche datati.

Per abbellire il proprio desktop, è disponibile lo strumento per la gestione delle Screenlets, che può essere avviato da:

Menù → Accessori → Screenlets

Sono disponibili molte screenlets ed una delle più interessanti è EIGENCAL, un manager delle date, che mette automaticamente sulla scrivania i vostri appuntamenti collegati a Thunderbird/Lightning o a Google calendar. Potrete cambiare il colore della screenlet ed il suo sfondo. Basta cliccare con il tasto destro sullo sfondo della screenlet.

Per il monitoraggio costante del sistema è presente Conky, posto al di sotto del pannello superiore e che mostra i dati relativi allo spazio libero su disco, all'uso della RAM, all'uso della CPU, alla frequenza d'uso del processore ed alla connessione web.

AWN con tema Lucido, è il dock predefinito, con le applet in versione testuale, come nella precedente versione Voyager 11.04.
Facile da modificare e adattare, grazie ad un centro di controllo specifico (richiamabile con il click destro sul dock stesso), AWN può contenere le applicazioni di vostro gusto. Basta avviare le applicazioni dal menù principale e quando compare la applet in AWN, cliccare con il tasto destro su essa e selezionare la voce "Add as launcher".
Il pannello superiore è semitrasparente e presenta il tema Ambiance, in bianco, nero ed arancione con le icone F-Dark. I desktop virtuali sono due e presentano i numeri nel riquadro.

Il Terminale di xfce è semitrasparente, molto semplice ed efficae.

E' stato eliminato il lettore musicale gmusicbrowser e sostituito con Clémentine che si adatta molto bene al sistema ed è efficiente, potente, facile da usare e molto carino, direttamente ispirato dal famoso AmaroK.

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Permette di:
  • Cercare e amministrare la vostra libreria musicale locale
  • Di ascoltare le web radio come Last.fm, SomaFM, Magnatune, Jamendo e Icecast.
  • Di creare playlist intelligenti e dinamiche e di importarle ed esportarle, nei formats M3U, XSPF, PLS e ASX.
  • Di visualizzare con projectM.
  • Di avere i testi delle canzoni, di conoscere la biografia e vedere foto degli artisti
  • Di transcodificare la musica in formato MP3, Ogg Vorbis, Ogg Speex, FLAC o AAC.
  • Di modificare i tags di MP3 od OGG, di organizzare la vostra musica
  • Di scaricare le cover degli album attraverso Last.fm.

Potrete avere una notifica del brano riprodotto, attraverso libnotify e di controllare a distanza la riproduzione con l'uso di Wiimote, MPRIS o la riga di comando.
Potrete copiare la musica su iPod, iPhone, periferiche USB o MTP. Potete anche avviare la Pochette Clémentine musique per vedere Conky esporre il brano in riproduzione e la copertina dell'album.
Cliccate sulla scrivania con il destro e scegliete la voce "Clementine pochettes", vedrete il monitor sparire. Ripetete quindi l'operazione e vedrete comparire la pochette in basso a sinistra.

Thunar, il file manager predefinito di Xfce, dispone in Live Voyager di più di 15 scripts, che possono essere visualizzati cliccando con il destro su file e cartelle. Potete aprire un file nel Terminale, ma anche nel Terminale di root, convertire file multimediali video, audio, immagini, testi con Avconvert, potete vedere programmi TV, aprire VlC, verificare, montare, smontare, masterizzare delle immagini ISO. Potete accedere agli scripts e modificarli andando nella cartella ".scripts" e modificare le azioni di Thunar, seguendo il percorso Modifica → Imposta azioni personalizzate

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PSENSOR è uno strumento per il monitoraggio della temperatura del processore, che si adatta bene anche a Xubuntu, quindi a Live Voyager 11.10. Lo potete lanciare da:

Menù → Sistema → Pfsensor

Dovrete selezionare i parametri da mostrare.

Gli ALIAS del terminale, sono stati prodotti per favorire l'uso del terminale ed abbreviare i comandi. Ad esempio, anziché digitare il comando:

sudo apt-get install

basta scrivere semplicemente install, etc.
Leggete l'elenco sottostante per vederne alcuni già inseriti nel sistema.
  • alias sl= »sudo gedit /etc/apt/sources.list »
  • alias install='sudo apt-get install'
  • alias reinstall='sudo apt-get install -reinstall'
  • alias finstall='sudo apt-get -f install'
  • alias update='sudo apt-get update'
  • alias upgrade='sudo apt-get dist-upgrade'
  • alias dupgrade='sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade'
  • alias agi='sudo apt-get install'
  • alias agu='sudo  apt-get update'
  • alias agg='sudo apt-get dist-upgrade'
  • alias agug='sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade'
  • alias remove='sudo apt-get remove'
  • alias autoremove='sudo apt-get autoremove'
  • alias purge='sudo apt-get remove -purge'
  • alias agp='sudo apt-get autoremove -purge'
  • alias agar='sudo apt-get autoremove'
  • alias add='sudo add-apt-repository'
  • alias search='apt-cache search'
  • alias clean='sudo apt-get clean'
  • alias autoclean='sudo apt-get autoclean'
  • alias sinstall='sudo apt-get install -no-install-recommends'

VLC con un nuovo tema integrato con il desktop.
Dispone anche di scripts per vedere le televisioni (francesi) e poter registrare i programmi messi in onda.

Marlin è il nuovo file browser del progetto ElementaryOS. Sostituisce Nautilus-Elementary e impiega GTK+3 e +2. E' una ottima alternativa a Nautilus e Thunar. La navigazione al suo interno è eccellente ed ha un buon supporto alle anteprime dei file multimediali. Assomiglia a Thunar, ma non ha quasi alcuna dipendenza, pur integrandosi molto bene con Xfce e Xubuntu. Pur essendo una versione ancora in fase di sviluppo, è stabile ed efficiente.

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Pitivi, programma per il montaggio video basico, è utile per i piccoli montaggi video. E' un software ancora in sviluppo, ma funziona bene e assomiglia a Windows Movie Maker, se lo conoscete.
Basta aggiungere i filmati che volete, nell'area a sinistra. Quindi li potete organizzare come volete, posizionandoli nella parte in basso (timeline).
E' un programma molto intuitivo e basta trascinare l'oggetto in questa area e rilasciare.
Per registrare il progetto in formato .ogv, è sufficiente seguire il percorso:

Progetto → Render

poi scegliere il formato e il filmato verrà renderizzato in quel formato cliccando su "Render"

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Minitube permette di cercare video su Youtube. Pratico ed efficace, permette di vedere e scaricare i filmati, basta cliccare con il destro sull'immagine video.

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Ubuntu Software Center permette di installare tutti i programmi che volete in pochissimi click. Dopo la comparsa di Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat, l'installazione di un pacchetto .deb si fa automaticamente con l'Ubuntu Software Center. E' stato installato anche GdeBi. E' quindi possibile installare il software in due modi differenti. Uno con l'USC e uno con GdeBi. Basta cliccare con il destro sul pacchetto che vogliamo installare e scegliere la voce adeguata

Menu alacarte per organizzare il menù delle applicazioni di Xfce. Alacarte viene da Gnome, Xfce non ha un sistema automatico di organizzazione. E' stato installato senza dipendenze e non funziona al 100%, ma è sufficiente per piccole regolazioni

Déjà-Dup è un programma per l'effettuazione di Backup sicuri dei vostri file in un click.
Il Firewall è gestito da Gufw.
BleachBit ripulisce il sistema delle cose che non servono e può essere usato semplicemente o con privilegi di root. In quest'ultimo caso dovete stare attenti a quello che fate.
Hard infos è un piccolo strumento che fornisce informazioni sul sistema e sul vostro hardware.
Grub-Customer per regolare il sistema di boot, particolarmente utile quando si abbiano più sistemi nel computer. Funziona molto bene.
Cryptkeeper crea cartelle segrete nella home. Ecco cosa dovete fare:

  1. Una icona si piazza sulla destra del pannello (1).

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  2. Cliccate con il sinistro e selezionate la voce "Nuova cartella crittografata".

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  3. La finestrella che compare vi chiede il nome della nuova cartella e di scegliere la directory nella quale la volete piazzare. Fatto ciò cliccate su "Forward"

    *

  4. Vi viene quindi chiesta una password per accedere a questa cartella. Scegliete la password preferita e digitatela due volte nei rispettivi campi. Quindi cliccate su "Forward"

    *

  5. Vi viene confermata la creazione della cartella criptata
  6. Andate nuovamente sull'icona nel panello e cliccate con il sinistro. Vedrete che la cartella è selezionata, quindi accessibile. Se andate in Thunar vedrete la cartella e potrete inserirvi quello che volete

    *

  7. Tornando nuovamente sull'icona del panello deselezionatela cliccandoci sopra e la cartella sparirà dal file manager e non sarà accessibile che a voi
  8. Cliccate con il destro sull'icona del pannello e poi su "Quit" per chiudere Cryptkeeper. nessuno può sapere che avete una cartella segreta!

Customizer Grub permette di riorganizzare, aggiustare e cancellare lo voci presenti nel menù di boot GRUB 2.
E' un programma di gestione grafica dei parametri di GRUB2. Grub Customizer modifica l'ordine reale dello script e crea un nuovo boot.cfg, e se non date il comando:

sudo update-grub

le vostre personalizzazioni non saranno applicate. Quindi state tranquilli se avete sbagliato qualcosa e volete rivedere il tutto.

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Screenlets è un programma che permette di gestire le widgets. Queste sono dei programmi molto semplici, che vengono piazzati sul desktop e permettono per esempio di vedere le condizioni meteo, scrivere delle note, ecc.
Lo potete trovare in Accessori

Per le applicazioni di ufficio sono presenti Abiword e gnumeric, quali strumenti semplici per piccoli lavori di ufficio. L'installazione di LibreOffice è molto semplice - attraverso USC o Synaptic - e permette di avere una suite completa per lavori di maggiore complessità.
Live Voyager permette anche di appoggiarsi a servizi web per lavori di ufficio, impiegando Zoho a cui potrete accedere attraverso il menù principale. Potrete effettuare lavori per creare presentazioni, fogli elettronici e documenti di testo.

Masterizzare CD/DVD, anche riscrivibili, è un gioco da ragazzi con Xfburn.
Modificare e produrre oggetti grafici viene garantito dall'immenso software GIMP, mentre per lo scansionamento delle immagini è presente SimpleScan.

Synapse, il lanciatore di applicazioni, più leggero e semplice di Gnome-do. Lo trovate nel menù Accessori e basta digitare all'interno quello che volete fare o che cercate, per averlo.

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Avconvert è uno script in grado di convertire video, audio, immagini e testi. Selezionate il file che volete convertire, poi cliccate con il destro e avviate lo script, seguendo le istruzioni a schermo. Con Soundconverter per MP3, Ogg, Wav, si completa la dotazione di convertitori di file.
Personalmente ho convertito il formato .ogv del film "La Leggenda del Pianista sull'Oceano", in formato .avi, in meno di 5 minuti!

Hotot per Twitter è semplice ed efficace, mentre Pidgin, come client di messaggeria instantanea multi-protocollo, vi permetterà di mantenere tutti i vostri contatti e di messaggiare con tutti i vostri amici.
Pidgin supporta la videoconferenza ( audio / video ) su:
  • AIM
  • Bonjour
  • Facebook (XMPP)
  • Gadu-Gadu
  • Google Talk
  • Groupwise
  • ICQ
  • IRC
  • MSN
  • MySpaceIM
  • SILC
  • SIMPLE
  • Sametime
  • XMPP (protocole ouvert Jabber)
  • Yahoo!
  • Zephyr
  • Skype
  • XFire
  • Twitter
  • WLM
  • NetSoul
  • NateOn
Firefox 7.0.1 oltre al tema Ambiance, possiede molte estensioni.

Gm-notify è un plugin leggero, che recupera in tempo reale, tutti i nuovi messaggi dall'account Gmail. Si integra perfettamente con Ubuntu ed è facile da configurare. E' possibile stabilire il modo di aprire i messaggi, se applicare un suono all'arrivo di un nuovo messaggio.

Per questioni di licenza, il lettore adobe flashplayer non è installato. Per questo è presente una icona nella barra dei preferiti, che vi permette di installarlo. Oppure potete farlo direttamente da qui. Attivate la repository con restrizione e cliccate qui per installarlo.

Public Fox è un plugin che impedisce a chiunque di cambiare/modificare/eliminare le regole applicate a Fifefox. Se il plugin è disattivato o inusabile, cliccateci sopra e aggiornate Firefox e riavviatelo. Poi riattivate il plugin.

Procon Latte Content Filter è un plugin che impedisce a Firefox di accedere a tutti i siti malevoli attraverso parole chiave e filtri con password. Molto efficace.

Purtroppo Firefox non memorizza le password, nonostante le configurazioni che gli impongano di farlo.
Ho rimediato installando Chromium, usando l'Ubuntu Software Center.

La Gestione dei pacchetti può avvenire con l'immancabile Ubuntu Software Center, attraverso la riga di comando, con GdeBi e con l'inossidabile Synaptic Package Manager. I pacchetti installati sono alla loro versione più recente e comunque alla versione disponibile nel momento del rilascio della distribuzione

Le Impostazioni e le personalizzazioni possono essere effettuate attraverso la omonima voce del menù principale e tocca svariatissime parti dell'intera distribuzione. La figura sottostante ve ne può dare una prova.

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Comodo è il classico pannello di controllo di Xfce, che consente di cambiare aspetto alla distribuzione.

Usabilità

Live Voyager 11.10 è una distribuzione ben organizzata e ordinata. La scrivania sgombra può aiutare l'utente a non avere troppi input. Il pannello superiore presenta l'icona di accesso al menù principale, ma è una immagine un po' troppo scura e la sua visibilità è seriamente compromessa. Io l'ho cambiata. Alla destra sono presenti gli indicatori, le applet per il volume audio, per i contatti e la messaggeria e per il Network Manager.
L'orologio è analogico ed assai poco leggibile. Predefinitamente il pager ha due soli desktop virtuali su due righe e all'estrema destra c'è il menù di spegnimento/sospensione del sistema.
Come accennato in precedenza, il menù principale è ben organizzato e presenta le voci proprie delle applicazioni, con relativi testi alternativi che illustrano le finalità degli strumenti elencati. Il supporto alla lingua è buono, ma alcuni strumenti mantengono l'inglese originario, come Firefox.
Avant Window Navigator è un dock perfetto per ogni distribuzione Linux e in Live Voyager si comporta assai bene. E' facile da usare e da modificare, tuttavia le icone in formato testuale, potrebbero non riscuotere quel gradimento che hanno sempre le icone colorate ed elaborate. A me sono piaciute, ma la lettura del testo non è proprio facile, anche in considerazione delle abbreviazioni applicate. Ad ogni modo modificare le icone è quanto mai semplice. AWN si presta ad una personalizzazione molto spinta, ma io ho preferito lasciare tutto come mi è stato dato.

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Consumi e Prestazioni

Nel momento in cui sto scrivendo questa recensione, sono in azione i seguenti programmi grafici:
  • Bluefish
  • Clementine
  • Firefox con due schede aperte
  • Thunar
mentre il Task Manager indica l'esecuzione di 137 processi, compresi quelli del compositor in azione. Il consumo di RAM è di 580 MB, che non sono pochi. Comunque Firefox occupa ben 181 MB di RAM e Clementine altri 38 MB. Diciamo quindi che il sistema, opportunamente configurato con programmi di poco impatto, potrebbe funzionare adeguatamente anche su computer con meno di 512 MB. Firefox sarebbe sostituibile con Epiphany, Clementine con Audacious, ecc.
L'impegno della CPU è del 16% circa, quindi lo stress è ben lungi dal preoccupare.

Pregi

  • Ottimizzazione perfetta per l'aspetto grafico e per il software
  • Base Xubuntu 11.10
  • Usabilità e intuitività
  • Facile personalizzazione
  • Disponibilità illimitata di software

Difetti

  • Mancano del tutto i giochi
  • Alcune ridondanze, soprattutto nella gestione dei pacchetti
  • Firefox non memorizza le password ed è un difetto fastidioso

Perchè usare questa distro

  • Per avere un sistema moderatamente leggero, ma dall'aspetto curato
  • Per avere un sistema pronto all'uso e facile da gestire
  • Per avere Ubuntu, ma senza Unity
  • Per poter disporre di un immenso parco software

Links utili

Conclusioni

Live Voyager è una distribuzione basata su Xubuntu ed è una distro di chiara protesta nei riguardi di Unity e delle scelte di Canonical. Lo sviluppatore, al quale va il mio ringraziamento, è riuscito a creare una variante molto ben fatta, adattissima a tutti coloro che non hanno digerito ne Unity e nemmeno Gnome Shell.
Xfce sa essere un ottimo ambiente desktop, se viene opportunamente adattato e potenziato e, in questo caso, non solo l'aspetto della distro è moderno e accattivante, ma la scelta degli strumenti disponibili, è di altissimo livello. La stabilità è tipica di sistemi ben piantati e lo sviluppatore ha puntato più alla facilità d'uso, che al rispetto delle filosofie più integraliste dell'open source.
Gestire, amministrare, usare, modificare e amplificare il sistema è quanto mai facile, intuitivo e sicuro. Insomma una distribuzione Linux per tutti, principianti ed esperti, che possono familiarizzare presto con Live Voyager, la piccola, grande variante di Ubuntu.

Complimenti vivissimi al progettista/creatore di questa ottima distribuzione Linux :-)

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