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Il mio Kororaa 17 "Bubbles" KDE

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Premessa

Kororaa

Sono poche le distribuzioni equipaggiate con KDE che sono rimaste nel mio PC e Kororaa 17 è una di quelle. L'ho scelta perchè avevo avuto una esperienza più che positiva con la versione precedente, ma vestita di Gnome 3 e perchè non posso arrendermi di fronte a KDE. Se tanti lo usano, deve avere qualche nota positiva.
Kororaa è per Fedora, quello che Ubuntu è per Debian, quindi una distro che rende Fedora più umanamente approcciabile dal largo pubblico ed infatti Kororaa è più che indicata per chi si avvicina al mondo Linux e vuole qualcosa che gli renda la vita facile.
L'obiettivo principale di Kororaa è quello di fornire un sistema completo, facile da usare per un uso generico del computer. Per poterlo fare ecco come è organizzata Kororaa:

  • Supporto per il maggior numero di hardware possibile
  • Applicazioni predefinite, desiderate dagli utenti finali (ad esempio Firefox rispetto a Konqueror)
  • Capacità di riproduzione multimediale immediata, usando software libero (con la sola eccezione di Flash)
  • Capacità di usare Flash sul web (installabile, se l'utente lo desidera)
  • Applicazioni specifiche per tipologia d'uso, senza aggiungere inutili doppioni
  • Fornire howtos e guide su come usare il sistema
  • Creando una piccola comunità di utenti
Vediamo quindi di procedere ad illustrare le caratteristiche e gli usi più basilari di questa distribuzione.
Buona lettura :-)

Scheda tecnica

  • Nome: Kororaa "Bubbles"
  • Versione: 17
  • Tipologia: live/installabile
  • Orientamento: Desktop
  • Architettura: i686
  • Derivazione: Fedora 17
  • Desktop environment: KDE 4.8.4
  • Kernel: Linux 3.4.4-5.fc17.i686 i686
  • Requisiti minimi di sistema: Processore i686 a 1000 MHz, 1 GB di RAM, 5 GB di spazio su disco, lettore ottico DVD, porta USB
  • Ciclo di rilascio: Segue i rilasci di Fedora
  • Metodo di aggiornamento: Yum

Test

La mia esperienza è avvenuta brevemente in sessione Live, giusto il tempo per l'installazione, mentre la maggior parte del mio tempo trascorso con Kororaa è avvenuto dopo la sua installazione. Ho impiegato un PC con queste caratteristiche e devo dire che il sistema ha riconosciuto e configurato tutto l'hardware senza tentennamenti e con efficacia assoluta.
Per quanto riguarda l'avvio del sistema, non ho dovuto modificare le impostazioni di boot.

  • Riconoscimento e caricamento del kernel = OK
  • Efficacia dei tasti funzione = n.v.
  • Avvio del server X = OK
  • Risoluzione video = 1024x768 poi modificata a 1280x1024 con lo strumento previsto nel Centro di Controllo.
  • Opzione lingua italiana = NO, i pacchetti per il supporto vanno installati successivamente come illustrerò di seguito
  • Opzione tastiera italiana = NO, ma è possibile rapidamente ottenere la tastiera italiana
  • Automount dei dispositivi = NO

Anche in Kororaa 17 KDE ho notato che l'uso dei drivers Nouveau per le schede nVidia non fa altro che rendere il desktop instabile. Per due volte consecutive, mentre stavo già scrivendo questa Recensione/Guida, il sistema si è chiuso repentinamente, riportandomi alla schermata di login, cancellando quello che avevo fatto e solo la bontà di Bluefish ha permesso di non perdere il mio lavoro.
Ad installazione completa dei drivers nVidia, tutto è andato a posto ed il sistema ha mostrato una ottima solidità. Tra l'altro Kororaa si avvale dello strumento di gestione dei drivers tipico di Ubuntu e derivate, Jockey. Quindi installare i drivers proprietari in Kororaa è alquanto semplice ed efficace.

Opzioni e Tempi di caricamento

Una volta che venga avviato il PC con il DVD di Kororaa nel lettore, si accede in breve tempo alla schermata con le opzioni di boot. Io ho selezionato quella per caricare il desktop.
La schermata di caricamento è contraddistinta da sfondo nero e da un disco bianco che si completa man mano in senso orario.
Al momento dell'avvio del server grafico compare una schermata grafica sobria e con il nome della distribuzione. Si tratta della splash screen di KDE che, con un elegante effetto di fade-in, annuncia il caricamento dei dischi, dei servizi, del desktop, delle strutture di rete e dell'ambiente desktop vero e proprio.
Si giunge al desktop propriamente detto, nel giro dei canonici 2 minuti, accompagnati dal brevissimo brano musicale tipico di KDE 4.x.
Trattandosi di un sistema Live e considerando che KDE avvia molti servizi, posso di certo dire che si tratta di un sistema scattante, leggero e del tutto in linea con i sistemi Linux attuali più conosciuti.
Tuttavia voglio sottolibeare il fatto che, da sessione Live, non è possibile montare dei dispositivi di stoccaggio come le chiavette USB. Accedendo al file manager Dolphin per aprire la chiavetta USB, questo mostra un messaggio che annuncia che il demone per la gestione dei volumi non è attivo. Io non sono riuscito a spostare le numerose schermate catturate nella mia stick USB.
Per poter avere le immagini della installazione, me le sono dovute spedire per e-mail!!!
Comunque, a parte questo inconveniente, devo dire che Chris Smart ha fatto un gran bel lavoro di ottimizzazione.

Installazione

Installare Kororaa è un affare di pochi minuti. L'Installer grafico è quello di Fedora ed è a prova di babbeo. Solo nel momento della scelta della partizione occorre prestare maggiore attenzione. Come sempre, prima di procedere, voglio ricordare:

  1. Di effettuare un backup completo dell'eventuale sistema presente sull'hard disk del vostro PC
  2. Di cercare di avere un disco già partizionato, in modo da non dover comprimere dati e partizioni già presenti nel disco e che potrebbero reagire molto male a questo processo. Kororaa offre GParted per questa funzione e ricordate di riavviare il sistema appena avete concluso il partizionamento, per far si che l'installer abbia a disposizione una tabella delle partizioni chiara e già stabilita.
  3. Di leggere queste raccomandazioni
Procediamo quindi alla installazione su un disco già partizionato (opzione ideale per chiunque).
Appena cliccato due volte sull'icona dell'installer posta nel Folder-Viewer (Visualizzatore delle cartelle) sul desktop, occorre:
  1. Scegliere la tastiera
    Basta scorrere l'elenco dei layout disponibili fino a quello italiano e selezionarlo con un click.

    *

    Poi si clicca su "Next" (Avanti)
  2. Scegliere il disco di destinazione
    Qui potete scegliere tra un normale hard disk (come quello del vostro computer), oppure dischi specializzati come quelli dei server. Selezionate il primo (Basic Storage Device o Dispositivo basico di archiviazione)

    *

    Poi premete su "Next"
  3. Dare un nome del computer
    Date quello che volete, servirà al riconoscimento del medesimo se avete intenzione di allestire una rete domestica

    *

    Poi premete su "Next"
  4. Scegliere il fuso orario
    Con il puntatore del mouse recatevi sull'italia e fermatevi quando compare la scritta "Rome". Cliccate e vedrete che il fuso orario è quello giusto, confermato dall'elenco posto sotto la cartina geografica. Se la cartina è troppo piccola, potete usare lo zoom al lato sinistro

    *

    Poi premete su "Next"
  5. Impostare la password di root
    Digitate la password di root che vi permette di applicare delle modifiche al sistema. E' bene scegliere una password robusta se il computer è condiviso. Se la password è troppo debole, una finestrella vi avvisa di ciò e vi chiede se volete usarla comunque oppure no. Fate la vostra scelta.

    *

    Poi premete su "Next"
  6. Scegliere il tipo di installazione
    Avete cinque possibilità:
    • Use All Space (Usare tutto il disco) - che corrisponde a cancellare tutto il disco e metterlo a disposizione solo di Kororaa. E' una scelta buona per chi ha un disco vergine e vuole dedicarlo tutto a Kororaa
    • Replace Existing Linux System(s) (Sostituire i sistemi Linux esistenti) - che corrisponde ad eliminare i sistemi Linux presenti nel vostro hard disk e sostituirli con il solo Kororaa
    • Shrink Current System (Comprimi l'attuale sistema) - ovvero comprimere il sistema presente sull'hard disk per creare spazio che possa accogliere Kororaa. E' una scelta adeguata per chi vuole affiancare Kororaa a Windows®
    • Use Free Space (Usa lo spazio libero) - ovvero consegnare a Kororaa lo spazio libero presente su disco (che non deve essere inferiore ai 10 GB). E' una scelta ideale per chi vuole affiancare Kororaa a Windows®
    • Create Custom Layout (Creare un layout personalizzato) - ovvero affrontare la scelta di una particolare partizione su un disco già partizionato, oppure affrontare il partizionamento vero e proprio con lo strumento messo a disposizione da Kororaa. E' la scelta ideale per chi sa quello che fa e sconsigliatissima per chi non ha mai affrontato un partizionamento in vita sua.

    *

    Poi premete su "Next"
  7. Scegliere la partizione
    In questa fase occorre fare moltissima attenzione!
    Controllate l'elenco delle partizioni che vi viene mostrato e selezionate quella desiderata cliccandoci sopra con il sinistro.

    *

    Poi cliccate nuovamente due volte con il sinistro sulla partizione evidenziata per....
  8. Definire il mountpoint e il filesystem
    In questa finestrella dovete scegliere il punto di montaggio della partizione (mountpoint) e dovrete scegliere quello di root (/) dall'elenco che viene mostrato cliccando sulla freccetta.
    Applicate la selezione accanto alla voce "Format as" e sscegliete il filesystem, dall'elenco che viene mostrato cliccando sulla freccetta. Io ho scelto "ext4", ma le possibilità sono molte.

    *

    Premete su "OK" per tornare alla finestra con l'elenco delle partizioni, in cui vedrete che quella prescelta ha il suo mountpoint e il suo filesystem

    *

    Premete su "Next"
  9. Controllare e accettare il procedimento
    Viene mostrata una finestra di controllo che indica che la partizione prescelta subirà la formattazione secondo le indicazioni precedenti. Cliccate su "Format".

    *

    Una ulteriore finestra di avvertimento vi chiede conferma delle intenzioni. Cliccate su "Write changes to Disk"

    *

  10. Installare il Bootloader
    Predefinitamente il bootloader viene installato nel MBR del disco principale (/dev/sda), ma potete anche evitare di installarlo rimuovendo la selezione alla voce "Install bootloader on /dev/sda". E' bene comunque installare il bootloader ed è possibile scegliere dove inserirlo premendo sul pulsante "Change device".

    *

    Se avete scelto di definire una partizione o un dispositivo particolare, la finestra che vedete qui sotto, vi mette a disposizione delle opzioni.

    *

    Premete su "OK" e poi "Next"
  11. Attendere l'installazione
    Una opportuna barra di riempimento vi indica a che punto è la fase di installazione. Attendete con fiducia.

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  12. Bingo!
    Complimenti, ora avete il vostro Kororaa pronto per farvi divertire!

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    Riavviate il sistema premendo su "Reboot", ricordandovi di rimuovere il disco dal lettore per non dover ricominciare daccapo.

In un primo tentativo avevo scelto di installare il bootloader nella partizione di root, andando poi ad aggiornare il Grub di Xubuntu, ma per un mistero che non ho cercato nemmeno di svelare, la partizione non era vista.
Ho rifatto l'installazione, installando Grub di Kororaa nel MBR e tutto si è risolto.

Ambiente grafico ed Aspetto

Kororaa 17 KDE è un sistema operativo bello a vedersi e curato in ogni dettaglio, sia visivo che sonoro. Il gestore di tutto quanto è KDE nella versione 4.8.4 che, per definizione è un sistema ideale per la personalizzazione. La scrivania è sgombra ed anche nel Folder Viewer ci sono solo due icone, una per gli aiuti inline e una per la lettura di un documento molto interessante che spiega all'utente come fare per ottenere alcune applicazioni utili, come il flash-plugin-helper o i drivers video, ma di questo ne parlerò più avanti. Lo sfondo è sobriamente bello, semplice, senza ricercate finezze grafiche, solo il nome ed il logo della distro su uno sfondo blu-grigio con una sfumatura più chiara al centro.

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La Deskbar è quella tipica di KDE con il pulsante per l'accesso al menù principale a sinistra, affiancato dal pager a due desktop, dall'elenco delle finestre e, a destra, l'area di notifica, le applet per il volume, per il network manager e per l'orologio. La sua estensibilità è praticamente senza fine, dato che è possibile dotarla di decine di altre applet di dubbia o accertata utilità. Nella mia configurazione ho solo aggiunto il pulsante per lo spegnimento/riavvio. Il Menu principale è una delle trovate meno felici di tutto KDE, anche se occorre ammettere che dopo un uso continuato per qualche sessione, se ne comprende il comportamento ed un uso abbastanza logico e coerente.

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L'importante è capire che la prima scheda è quella delle applicazioni preferite e che è bene inserire in essa i lanciatori delle applicazioni di più largo impiego. Per farlo basta recarsi presso la categoria dove risiede il programma preferito, cliccare sul suo lanciatore con il destro e poi cliccare sulla voce "Aggiungi ai preferiti". In questo modo si potrà evitare di scorrere troppe schede per poter avviare una applicazione.

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Le finestre delle applicazioni sono esteticamente molto ben decorate con il tema Oxygen che aggiunge un tocco di purezza e limpidezza oggettivamente senza paragoni. Anche la ombreggiatura azzurra è un tocco di originalità che può ammaliare i più esteticamente sensibili. Il tema del desktop è Beefy Miracle e si abbina assai bene al tema delle finestre.
KDE è la materializzazione del 3D applicato al desktop e si possono impostare svariatissimi effetti a praticamente tutto, ma è necessaria la presenza di una scheda video di adeguate capacità. Ad ogni modo dal Centro di Controllo si accede direttamente alla configurazione degli effetti.

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Dotazioni software

Come enunciato nell'elenco degli obiettivi di Kororaa, questo sistema cerca di offrire all'utente quello che serve per un uso comune del computer da parte di utenti comuni. ebbene l'obiettivo è pienamente raggiunto. Vediamo quindi che cosa offre questo gran sistema Linux.

Le esigenze di Ufficio sono soddisfatte dalla monumentale suite LibreOffice alla versione 3.5.5.3 e da un pugno di altri programmi molto utili come Korganizer per la pianificazione delle proprie attività, Calibre per la gestione degli eBook

La Grafica non manca di nulla, data la presenza dell'insostituibile GIMP per la grafica bitmap, di Inkscape per quella vettoriale, di Okular per la visualizzazione di documenti PDF, di Gwenview come organizzatore e visualizzatore di immagini, di Scribus per la produzione di file grafici come le brochures, di digiKam per la gestione delle propria webcam, di Font Manager per la gestione dei font di sistema ed altri piccoli strumenti per le esigenze grafiche più disparate

Internet e Rete per chi naviga, scambia, chatta, messaggia, legge, ecc. Kororaa non manca di nulla, a partire da due browser web del calibro di Firefox e Konqueror, dal client BitTorrent KTorrent, dal client per blogger Blogilo, dall'aggregatore di feed AKregator, dal client di messaggistica Telepathy, dallo strumento di chat Konversation, dal client di posta elettronica KMail, dal client di Microblogging Choqok, dallo strumento per il VoIP Linphone, dallo strumento per le connessioni bluetooth BlueDevil, dallo strumento per gestire i download KGet, per giungere ad altri piccoli strumenti che favoriscono la gestione di reti anche locali ed altre utilità.

Multimedia in libertà per gli utenti di Kororaa grazie alla presenza dei codecs multimediali e dei numerosi strumenti messi a disposizione. AmaroK per la riproduzione musicale (che io personalmente detesto), VLC per la riproduzione video e musicale (che io personalmente adoro), KaudioCreator per il ripping dei CD audio, K3B per la masterizzazione di CD e DVD, HandBrake per il ripping dei DVD, Audacity per la modifica delle tracce audio, Kdenlive per la modifica dei filmati, Kid3 per la modifica dei TAG audio ed altro.

Oltre a tutto quanto fin qui elencato, ci sono tanti altri strumenti utili alla amministrazione ed alla gestione del sistema, al divertimento vero e proprio (6 giochi di vario genere) ed alla sicurezza (Firewall).

Installare, rimuovere e aggiornare i pacchetti è facile attraverso un programma che si chiama Apper e che consente in poco tempo di avere in mano la situazione dei pacchetti nel sistema. Per la verità è uno strumento un po' lento, ma efficace. Naturalmente esiste anche uno strumento grafico di YUM che si chiama Yum Extender, che fa le stesse cose ed altro, per non parlare poi della gestione dei pacchetti tramite il Terminale. Installare un pacchetto con Apper è un gioco da ragazzi, ma la prima volta occorre effettuare un aggiornamento. Procedete come segue:
  1. Avviate la connessione a internet
  2. Lanciate Apper:

    Menù → Software Management

  3. Nella schermata di Apper ci sono due settori, uno sopra ed uno sotto, "Lists" (Elenchi) e "Categories". Cliccate su "Updates" (Aggiornamenti) per ricaricare tutte le repositories e l'elenco dei pacchetti disponibili.

    *

  4. Attendete con molta pazienza il caricamento degli elenchi e quando tutto sarà completo, vedrete comparire un numero notevole di righe che indicano gli aggiornamenti disponibili
  5. Selezionateli tutti e premete sul pulsante "Apply", per avviare l'aggiornamento vero e proprio. Vi viene chiesta la password di root. Ci vuole diverso tempo, quindi non abbiate fretta.
  6. Quando tutto è finito cercate il pacchetto che vi serve nella barra di ricerca. Se non conoscete il nome specifico del programma, potete cercare nelle categorie (Applications) e scorrere l'elenco.

    *

  7. Una volta individuato il pacchetto, cliccate sul pulsante "Install" che si trova alla destra

    *

  8. Il programma vi avvisa di quanto sta per fare, accettate e procedete, inserendo la password di root quando viene richiesta
  9. Al termine una finestra di dialogo vi comunica che il software è stato installato correttamente
Allo stesso modo si può disinstallare il software.
  1. Nella schermata di Apper, cliccate su "Installed software" per raggiungere la schermata dove sono elencati tutti i pacchetti installati
  2. In essa scorrete l'elenco e trovate il pacchetto che non vi interessa. Portateci sopra il puntatore del mouse e vedrete comparire il pulsante "Remove"

    *

  3. Cliccateci sopra e avvierete l'operazione di rimozione. Procedete secondo le istruzioni a schermo.
Pannello di controllo
Kororaa, come tutti i sistemi equipaggiati con KDE, ha un Centro di Controllo molto ricco e sofisticato.

*

Da esso potrete avere il governo di tutto il sistema, sia per quanto riguarda l'aspetto estetico, che per ciò che concerne l'aspetto più tecnico. Lascio a voi il piacere di esplorarlo e di metterlo in uso.

Uso e Usabilità

Come per tutti i sistemi Linux appena installati, anche per Kororaa ci sono delle cose che vanno fatte immediatamente ed altre che si devono fare dopo di esse.

Cose da fare subito
  1. Connessione web
    In questa sede tratterò della connessione con una internet-key (che è l'unico metodo di connessione che posso usare).
    1. Cliccate sull'applet del Network Manager posta a destra, nel pannello

      *

    2. Nella finestra di dialogo che compare cliccate su "Manage connections" (Gestisci le connessioni)

      *

    3. Nella finestra che compare, andate alla scheda "Mobile Broadband" (Banda Larga Mobile) e cliccate sul pulsante "Add" (Aggiungi)

      *

    4. Nella finestrella scegliete il dispositivo in vostro possesso, che dovrebbe essere riconosciuto automaticamente, come nel mio caso

      *

      Premete "Next" (Successivo)
    5. Dovrete scegliere il paese, scorrendo l'elenco

      *

      Premete "Next"
    6. Quindi dovrete scegliere il fornitore del servizio (nel mio caso TIM)

      *

      Premete "Next"
    7. Infine scegliete il piano tariffario. Nel mio caso ho lasciato la voce "Predefinita"

      *

      Premete "Next"
    8. Concludete l'operazione cliccando su Fine

      *

    9. Per avviare la connessione, cliccate sulla applet nel pannello e nell'area "Connections" (Connessioni) cliccate sulla connessione appena configurata

      *

    10. Per interrompere la connessione, tornate alla applet, cliccatevi sopra e nella finestra, recatevi nella sezione "Interfaces" e portate il puntatore sulla connessione "Mobile BroadBand" e cliccate sul cerchietto rosso all'angolo superiore destro.
  2. Aggiornamento sistema
    Aggiornare il sistema e i suoi pacchetti è importantissimo e ne ho già discusso.
  3. Localizzazione
    Localizzare Kororaa in italiano è abbastanza semplice. Seguite questi passaggi:
    1. Avviate la connessione a internet, se non l'avete già attiva
    2. Lanciate Apper (Menù → Software Management)
    3. Nell'area delle categorie, cliccate sull'icona "Languages"
    4. Nella finestra che compare cercate "Italian Language support" (Supporto lingua italiana)
    5. Cliccate su "Applica" e attendete che tutto sia terminato
    6. Recatevi ora nel Centro di controllo (Menù → System Settings)
    7. Cliccate sull'icona "Localization" della prima area
    8. Nella finestra che compare, recatevi alla scheda "Country" (Paese) e scegliete "Italia" dall'elenco a tendina
    9. Recatevi poi nella scheda "Languages" e noterete che ci sono due aree. Quella a sinistra è l'elenco delle lingue disponibili, mentre a destra c'è l'area delle lingue preferite.
    10. Cliccate sulla lingua italiana per selezionarla, poi premete sulla freccetta destra che sta in mezzo alle due aree, per rendere la lingua italiana quella preferita. La vedrete comparire nell'area destra
    11. Cliccate sul pulsante "Apply" (Applica) ed ora la lingua italiana verrà applicata alle applicazioni che verranno lanciate da quel momento in poi. Al prossimo riavvio di sistema, questo sarà in italiano
  4. Installazione driver
    Per chi possiede una scheda grafica che supporti l'accelerazione, è bene installare i relativi drivers. Questo per evitare problemi di stabilità del gestore delle finestre e dell'ambiente desktop. Farlo è estremamente semplice, proprio come in Ubuntu, dato che lo strumento che permette ciò è il medesimo, Jockey. Seguite quindi questi passaggi:
    1. Avviate la connessione a internet
    2. Aprite il gestore di drivers aggiuntivi seguendo questo percorso:

      Menù → Applicazioni → Sistema → Additional drivers

    3. Si apre la finestra di Jockey e vedrete che nella prima area c'è un elenco dei drivers da attivare
    4. Selezionate quello che vi serve. Io ho selezionato il raccomandato (Recommended)
    5. Cliccate su "Activate" (Attivare)
    6. A questo punto lo strumento comincia a scaricare i drivers e ad installarli. Attendete con pazienza.
    7. Quando tutto è finito lo strumento vi invita a riavviare il sistema. Fatelo.
    8. Quando giungete al desktop, con tutta probabilità non sarà della risoluzione giusta. Andate quindi in:

      Menù → Impostazioni di sistema → Hardware → Schermo e video

    9. Scegliete la risoluzione adeguata dal menù a tendina posto accanto alla voce "Dimensioni" poi cliccate su "Applica"
    10. Vedrete cambiare la risoluzione a quella a voi più congeniale. Una finestrella vi chiede se volete mantenere questa configurazione o tornare alla precedente. Scegliete e cliccate.
    11. Non basta fare ciò, occorre infatti salvare questa configurazione e renderla predefinita. Cliccate quindi sul pulsante "Salva come predefinite".
    12. Fatto!
Kororaa 17 KDE è un sistema ben organizzato, pulito e ordinato. Il menù principale ha estese descrizioni delle voci contenute in esso, per cui l'utente sa sempre cosa sta per accadere se clicca qualcosa.
Il supporto alla lingua è adeguato dopo che sia stato installato quanto necessario, ma alcuni strumenti continuano a rimanere in lingua inglese. Pazienza! L'inglese, oggigiorno, bisogna almeno leggerlo.
La Reattività in live è buona, ma dipende assai dalle dotazioni del computer e comunque il meglio di questa distribuzione viene offerto ad installazione avvenuta.
La Dotazione software è superlativa e un utente principiante trova un sistema che va al di la delle sue più spinte fantasie, specialmente se paragonato a Windows® dove di solito non c'è nulla, nemmeno il sistema operativo!
L'Intuitività è di ottimo livello per ogni tipologia di utenza.

Consumi e Prestazioni

Nel momento in cui sto scrivendo questa Recensione/Guida sono in funzione - oltre ai servizi attivi - il player musicale Clementine (di gran lunga migliore di AmaroK), il browser Opera 12.2, l'editor html Bluefish, il monitor di sistema ed il file manager Dolphin. Il consumo di RAM è di 746 MB, mentre il processore è al 16%.
Non sono consumi di poco conto, ma accettabili per un sistema di ultima generazione, soprattutto su macchine di penultima e ultima generazione. Diventano però inaccettabili per macchine di 5 o 6 anni fa.
Diciamo che Kororaa 17 KDE non è un sistema adeguato per computer datati. Per quelli ci sono altre distribuzioni!

Pregi

  • Ottima distribuzione per chi inizia a frequentare il mondo Linux
  • Sistema ricco, moderno e potente
  • Ciò che serve quando serve
  • Fedora resa umana

Difetti

  • Li devo ancora trovare

Links utili

Conclusioni

Kororaa non ha un gran seguito e pare non destare molto interesse nel popolo che frequenta Distrowatch ed è un vero peccato. Chris Smart ha fatto un lavoro eccellente sotto ogni punto di vista ed è riuscito a farmi piacere KDE.
La distro si è mostrata stabile e affidabile, facile da gestire e da adattare alle esigenze.
E' la distro ideale per chi vorrebbe entrare nel mondo del software libero, ma non sa da dove iniziare, oppure non riesce a sopportare le interfacce come Gnome 3 Shell o Unity. Al contempo è una distro adeguata per chi ama il piacere di un desktop bello e "full-effects".
Insomma devo fare i miei più vivi complimenti a colui che ha prodotto 'sto gran pezzo di distribuzione.
Grazie tante, anche a nome di chi avrà modo di usarla.

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