*Linux Guide

Il mio ArchBang

Installare Arch Linux era già difficile prima, ma da quando è uscito l'ultimo aggiornamento le cose sembrano complicarsi ulteriormente. Ammetto di non essere addentro alla questione e non ci sto sopra più del necessario, in fondo la mia distro Arch-based ce l'ho e si chiama ArchBang, per la quale in passato ho scritto una Guida, che spero sia servita a qualcuno.
Con l'uscita dell'ultima immagine, ho proceduto ad una nuova installazione e ne sono stato molto contento.

Le caratteristiche della distro sono pressoché note a tutti coloro che si interessano di Arch Linux e derivate, ma voglio rimarcare quello che mi piace di questa distro:
  1. l'installer - che è rimasto più o meno lo stesso. Nonostante sia testuale è con un aria un po' "vintage", è un installer che non ha molto da invidiare a quelli più ricercati e di certo è più semplice dell'installer di openSUSE e di quello di Fedora. Non è per neofiti, certo, ma non ci sono interpretazioni, ambiguità e luoghi oscuri in cui perdersi. Tutto avviene in circa 20 minuti, giusto il tempo di mangiarsi un gelatino e fumarsi una sigaretta.
    Io ho il disco già partizionato ed ho solo dovuto scegliere la giusta partizione, poi non ho installato il bootloader, visto che quello di Voyager fa egregiamente il suo lavoro (ho aggiornato quello al riavvio post-installazione).
  2. il window manager - per chi come me viene da Unity di Ubuntu, Openbox di ArchBang non si può certo definire simile ed altrettanto "grafico". Openbox è nato per essere minimo, essenziale, rude perfino. Beh, mi piace! Poche pugnette. C'è quello che ci vuole e nient'altro.
    Il pannello Tint2, posto in basso, è minimalista ed è diviso per i due desktop virtuali disponibili. L'area di notifica presenta l'applet di Network Manager e quella del volume audio. All'estrema destra c'è il calndario e l'orologio. Basta così.
    Il menù principale si apre con il tasto destro o con la scorciatoia Super+Spazio e mostra solo cinque voci:
    • Applications per accedere alle varie applicazioni
    • Places per accedere ai contenuti della propria home
    • Recent files per vedere i file recenti
    • Preferences per cambiare le impostazioni relative a svariati ambiti del sistema
    • Exit per fare il logout, spegnere, riavviare, ecc.
    Lo sfondo è bello, scuro, adatto ad una distro "misteriosa e dark"
  3. il software installato - è veramente poco, giusto il necessario e niente altro. C'è Firefox per andare in rete, Shotwell per vedere le immagini, GnomePlayer per vedere i film, DeadBeef per ascoltare la musica e alcuni strumenti utili per prendere delle note, per masterizzare, per configurare connessioni, ma poco altro. E' stato un piacere non vedere software di cui non me ne frega nulla (come Thunderbird, o XChat, o Pidgin) ed è stato ancor più piacevole installare unicamente quello che mi serviva. Eggià, l'utente ha il compito e la responsabilità di scegliere e mettere in pratica le proprie scelte, la pappa è mezza cotta e scondita.
  4. la leggerezza e la reattività - se penso ai consumi di risorse di Ubuntu e derivate, ArchBang si può dire che alimenti il computer! Se per far funzionare al minimo Ubuntu ci vogliono almeno 300 MB di RAM, con la stessa quantità di memoria si possono aprire tutti i programmi presenti in ArchBang, vedere film, ascoltare musica, vedere le foto, navigare in internet ed altro. Per non parlare della reattività ai comandi. Se con Ubuntu la risposta è pressochè immediata, con ArchBang è fulminea, quasi preveggente.
  5. la personalizzabilità - trattandosi di un sistema minimalista, verrebbe da pensare che non si possa fare molto di più di quello che viene dato per migliorare l'aspetto di ArchBang e invece... Openbox è ampiamente personalizzabile attraverso un pratico strumento grafico. Stessa cosa per il pannello, per gli sfondi, per il menù, per Conky e per tanto altro. Vi spiegherò come ho cambiato un po' il mio ArchBang.
Per prima cosa ho installato quello che mi serve, ovvero:
  • LibreOffice Writer con il comando sudo pacman -S libreoffice, poi ho seguito le istruzioni date dal package manager per selezionare solo il writer
  • Bluefish - l'editor xhtml che uso ormai da anni - con il comando sudo pacman -S bluefish. Avrei voluto installare anche tidy, il correttore della sintassi html, ma non è disponibile nelle repositories. Invece ho potuto installare aspell-it per la correzione della sintassi italiana
  • Opera - il mio browser preferito che, con la versione 12, è tornato ad essere il browser che conoscevo - con il comando sudo pacman -S opera
  • Goggles Music Manager - il player musicale che amo di più dopo Songbird - con il comando sudo pacman -S gogglesmm.
  • GIMP - L'editor bitmap - con il comando sudo pacman -S gimp
  • VLC - il player multimediale - ma sebbene che il comando sudo pacman -S vlc mi abbia permesso di installare lo strumento, questo una volta avviato non permette di vedere alcunché. Dice che non ha i moduli per gestire il formato DIV3 e che non c'è soluzione. Poco male, GnomePlayer funziona di molto bene. Con il comando sudo pacman -R vlc ho tolto VLC dalle balle.
  • gFTP - il client FTP che uso da anni - installato con il comando sudo pacman -S gftp
  • Transmission - il client BitTorrent che preferisco - ma non c'è stato verso di installarlo. Nelle repositories non c'è, per cui ho installato Deluge, che va bene lo stesso, con il comando sudo pacman -S deluge
  • Evince. Per la verità uno strumento per leggere i PDF c'era già, ma non consente di copiare il testo evidenziato e a me quello serviva, per cui con il comando sudo pacman -S evince ho risolto il problema

A questo punto mi sono concentrato sull'aspetto di ArchBang. Volevo una risoluzione adeguata (1280x1024 e non la 1024x768 predefinita), dock-bar in basso, il pannello in alto, cambiare lo sfondo e il tema delle finestre, migliorare Conky e italianizzare il menù principale. Procediamo per gradi.

  1. Cambiare la risoluzione
    Per poter portare la risoluzione video da 1024x769 a 1280x1024, ho usato lo strumento fatto apposta che si trova nel menù principale, alla voce "Preferences" → "Screen Resolution". La finestra dello strumento è come quella che vedete in figura:

    Basta cliccare sul menù "Output" → VGA-1 → Risoluzione → 1280x1024

    poi cliccare su "Applica", per vedere modificata la risoluzione dello schermo.
    A questo punto questa configurazione va salvata, altrimenti al prossimo riavvio tutto torna come prima. Si clicca quindi su "Salva come" e si da un nome al file con estensione .sh (right-resol.sh), che viene salvato nella directory .screenlayout.
    Sembrerebbe tutto a posto, ma occorre indicare a Openbox che al prossimo avvio carichi lo script.
    Si apre il menù e si segue questo percorso:

    Preferences → Openbox Config → Edit autostart

    Si apre un file di testo e in esso va posto il percorso verso il file di cui sopra. Basta incollare questa riga:

    /home/nomeutente/.screenlayout/right-resol.sh &

    Si salva e si chiude il file. In questo modo al prossimo avvio di ArchBang la risoluzione è quella corretta.
  2. Configurare le scorciatoie da tastiera
    Il menù di Openbox si apre alla svelta, ma non è comodo quando si devono avviare le solite applicazioni quotidiane ed a meno di avviarle automaticamente, configurare delle semplici chiavi da tastiera semplifica la vita dell'utente. Sono già previste delle utilissime chiavi da tastiera di cui vi fornisco un opportuno elenco:
    • Alt+F3 per mostrare il menù lineare Dmenu
    • Super+space per aprire il menù principale
    • Super+t per aprire un Terminale
    • Super+f File Manager
    • Super+e Editor
    • Super+m Media Player
    • Super+w Web Browser
    • Super+q Force Quit
    • Super+g Character Map
    • Super+l Lock
    • Super+r Read the DOC
    Per poterne creare delle altre è molto semplice:
    1. Seguite questo percorso:

      Menù principale → Preferenze → Openbox Config → Key Editor

    2. Nella finestra dello strumento cliccate sul pulsante che, in figura mostra la scritta "Insert sibling keybind". Vedrete che nella prima colonna a sinistra compare una nuova riga evidenziata.

    3. Cliccate sulla riga evidenziata nella colonna "Key" (1) e premete i tasti che desiderate per quella scorciatoia (nel mio caso ho premuto Super+o per lanciare Opera browser).
      Poi cliccate sulla riga evidenziata nella colonna "Key (text)" (2) e scrivete le chiavi impiegate (nel mio caso W-o dove W sta per "Win", se scegliete Ctrl dovrete scrivere C, se scegliete Alt dovrete scrivere A)
    4. Ora andate nella parte destra della finestra e cliccate sul pulsante con il segno più (3), in modo da aggiungere un comando. Predefinitamente viene assegnato il nome "Focus"
    5. Cliccate con il sinistro sul nome "Focus" e vedrete comparire un grande pannello con una lunga fila di azioni, come illustrato nella figura sotto.

      Cliccate su "Execute", come indicato dalla freccia. Questo fa si che alle chiavi sia abbinata l'azione di esecuzione
    6. Vedrete che la parte alta e a destra della finestra, mostra una serie di campi di inserimento, come mostrato dalla figura sotto

      Nel campo "command" (1) inserite il comando che avvia il programma (nel mio caso "opera") e poi selezionate il box "enabled" (2)
    7. A questo punto salvate la nuova chiave (3) e chiudete il programma
    8. Pigiate i tasti della chiave appena creata e vedrete aprirsi il programma abbinato.
  3. Spostare il pannello
    Se il pannello tint2 non vi dovesse piacere in basso, lo potete spostare in alto in un battibaleno
    1. Seguite questo percorso:

      Menù principale → Preferenze → tint2 Config → Edit tint2rc

      per aprire un semplice file di testo
    2. Andate alla riga che vedete evidenziata qui sotto

      #--------------------------------------------- # PANEL #--------------------------------------------- panel_monitor = all panel_position = bottom center panel_size = 100% 28 panel_margin = 0 0 panel_padding = 1 2 font_shadow = 0 panel_background_id = 0
    3. Cambiate "bottom" con "top"
    4. Salvate e chiudete
    5. Poi fate il logout (Menù principale → Exit → Logout) ed un nuovo login e vedrete il pannello in alto
  4. Cambiare lo sfondo
    Cambiare lo sfondo del desktop è alquanto semplice. Basta seguire il percorso:

    Menù principale → Preferences → Wallpaper

    per trovarsi nella finestra di Nitrogen, il gestore degli sfondi del desktop

    Basta sceglierne uno e cliccare sul pulsante "Apply" per vederlo applicato istantaneamente.
    Le cose sono un po' diverse se si vuole aggiungere un proprio sfondo. Per farlo seguite questi passaggi:
    1. Lanciate il Terminale (Super+t) e digitate il comando:

      sudo pcmanfm

    2. Nella finestra recatevi nella cartella dove avete la vostra immagine da sfondo. Dovreste averla in /home
    3. Cliccate su essa con il destro e cliccate su "Copia"
    4. Andate nella cartella /usr/share/wallpaper e in essa incollate l'immagine
    5. Chiudete il file manager e aprite Nitrogen come indicato dianzi
    6. Scegliete l'immagine voluta e cliccate su "Apply"
    7. Et voilà!
  5. Cambiare il tema delle finestre
    Cambiare il tema delle finestre è alquanto semplice. Seguite questo percorso:

    Menù principale → Openbox Config → GUI Config Tool

    La finestra che si apre è la seguente:

    Nella scheda "Tema" c'è un lungo elenco dei temi disponibili. Basta cliccare su uno di essi per vederlo applicato immediatamente. Quando avete scelto quello che vi piace di più cliccate su "Chiudi" e sarà il tema predefinito
  6. Migliorare Conky
    Migliorare Conky è abbastanza semplice e lo si può far diventare quello che si vuole. Io vi consiglio di leggere il mio articolo, ma in rete ci sono risorse a decine. Conky è diventato una specie di elastico e lo si stiracchia da tutte le parti, anche se non capisco questa corsa a renderlo graficamente fantascientifico. Sta dietro a tutte le finestre dei programmi in esecuzione e scompare dalla vista, a cosa serve manipolarlo tanto?
Dopo che avete letto tutto quello che ho scritto, sarete forse curiosi di vedere come è il mio ArchBang "FirEyes". Eccolo!

Niente di fantasmagorico, ma un desktop rapido, usabile, minimalista e ..... tremendamente bello!

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